Prolina

Prolina
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
L-prolina
Abbreviazioni
P
Pro
Nomi alternativi
acido 2(S)-pirrolidincarbossilico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC5H9NO2
Massa molecolare (u)115,13
Aspettosolido cristallino bianco
Numero CAS147-85-3
Numero EINECS210-189-3
PubChem614 e 25246272
SMILES
C1CC(NC1)C(=O)O
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida a 293 KpK1: 1,95

pK2: 10,64

Punto isoelettrico6,30
Solubilità in acqua1500 g/l a 293 K
Temperatura di fusione220 °C (493 K) con decomposizione
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−515,2
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

La prolina (simbolo Pro o P)[2] è un amminoacido apolare. È una molecola chirale.

Il gruppo laterale è costituito da un anello che non si adatta in una struttura secondaria ordinata, ciò le regala la capacità di formare "cerniere" all'interno di un polipeptide, tendendo ad interromperne la linearità.

A pH fisiologico in ambiente acquoso si trova in forma zwitterionica.

Forma zwitterionica della Prolina

La prolina è uno dei venti amminoacidi usati nelle cellule per la biosintesi di proteine. La prolina è una molecola chirale: possiede un unico centro chirale sul carbonio 2 e quindi due enantiomeri, L e D. L’enatiomero che si trova nelle proteine è la L-prolina.

Come tutti gli amminoacidi contiene un gruppo carbossilico e un gruppo amminico in α al carbonio carbossilico. La prolina è però l’unico tra di essi la cui funzione amminica non è primaria ma secondaria: la catena laterale, costituita da un anello pirrolidinico, si chiude sull’atomo di azoto. Per via della catena laterale alifatica, la prolina è classificata come un amminoacido alifatico apolare. Non è considerata un amminoacido essenziale per il corpo umano, in quanto è sintetizzabile a partire dalla glutammina o dal glutammato.[3]

La miscela racemica della prolina può essere ottenuta in laboratorio a partire da acrilonitrile e malonato di etile (vedi figura).

Un metodo che prevede la reazione di un estere della prolina con fosgene, seguita da idrogenazione e idrolisi, porta alla formazione di L-Prolina.[4]

  1. ^ scheda della prolina su [1]
  2. ^ IUPAC-IUB Joint Commission on Biochemical Nomenclature (JCBN), Nomenclature and Symbolism for Amino Acids and Peptides (PDF), in Eur. J. Biochem., vol. 138, 1984, pp. 9-37. URL consultato il 12 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2019).
  3. ^ (EN) Guoyao Wu, Fuller W. Bazer e Robert C. Burghardt, Proline and hydroxyproline metabolism: implications for animal and human nutrition, in Amino Acids, vol. 40, n. 4, 10 agosto 2010, pp. 1053–1063, DOI:10.1007/s00726-010-0715-z. URL consultato il 10 novembre 2018.
  4. ^ Drauz et al., Amino Acids. 7.la A Novel Synthetic Route to L-Proline, in J. Org. Chem., n. 51, 1986, pp. 3494-3498.

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