Proteste in Georgia del 2024

Proteste in Georgia del 2024
Datadal 28 ottobre 2024 - in corso
LuogoGeorgia (bandiera) Georgia
Causa
  • Accuse di brogli durante le elezioni parlamentari
  • Decisione del governo K'obakhidze di «congelare» il processo di eurointegrazione della Georgia fino al 2028
  • Approvazione della legge «sull'influenza degli agenti stranieri»[1]
EsitoIl premier Kobakhidze annuncia la riapertura del processo di integrazione europea del Paese.[2]
Schieramenti
Unione europea (bandiera) Manifestanti pro-opposizione
Presidenza della Georgia
Movimento Nazionale Unito
Ahali
Georgia forte
Per la Georgia
Georgia (bandiera) Governo della Georgia
  • Forze di polizia della Georgia

Sogno Georgiano

Georgia (bandiera) Potere Popolare
Comandanti
Effettivi
circa 200.000[3]
Perdite
indefinito113 agenti di polizia feriti
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Le proteste in Georgia del 2024 sono una serie di manifestazioni popolari iniziate il 28 ottobre contro i risultati delle elezioni parlamentari nel paese[4] e intensificatesi il 29 novembre con il congelamento dei negoziati tra il governo georgiano e l'Unione Europea.[5]

I manifestanti hanno dichiarato che le elezioni, che hanno visto il partito al governo Sogno Georgiano ottenere la maggioranza dei seggi, sono state fraudolente, chiedendo alternativamente un riconteggio dei voti o nuove elezioni.[6]

Ulteriori proteste si sono tenute il 4 novembre nei pressi dell’edificio del Parlamento, dove i partiti di opposizione hanno presentato la loro strategia per affrontare i risultati elettorali. Le manifestazioni sono proseguite il 17 novembre, quando i risultati definitivi sono stati certificati dalla Commissione Elettorale Centrale della Georgia.

La portata delle proteste si è ulteriormente ampliata il 28 novembre, con l’annuncio del governo di rinviare il processo di negoziazione con l’Unione Europea fino al 2028.[7] Questi eventi sono stati ribattezzati da alcuni commentatori come il "Maidan georgiano".[8]


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