Protocollo di Minsk | |
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Contesto | Guerra del Donbass |
Firma | 5 settembre 2014 |
Luogo | Minsk, ![]() |
Parti | ![]() ![]() |
Mediatori | ![]() ![]() |
Firmatari originali | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Firmatari successivi | Heidi Tagliavini Leonid Kučma Mikhail Zurabov Alexander Zakharchenko e Igor' Venediktovič Plotnickij |
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Il Protocollo di Minsk era un accordo finalizzato a raggiungere l'immediato cessate il fuoco e a porre fine al conflitto nel Donbass, raggiunto il 5 settembre 2014 dal Gruppo di contatto trilaterale sull'Ucraina, composto dai rappresentanti di Ucraina, Russia, senza riconoscimento del loro status da parte degli allora leader delle autoproclamate Repubblica Popolare di Doneck (DNR) e Repubblica Popolare di Lugansk (LNR)[1][2][3]. È stato firmato dopo estesi colloqui a Minsk, la capitale della Bielorussia, sotto l'egida della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).
Succeduto a diversi tentativi precedenti di cessare i combattimenti nella regione di Donbass (Ucraina orientale), prevedeva un cessate il fuoco immediato, lo scambio dei prigionieri e l'impegno, da parte dell'Ucraina, di garantire maggiori poteri alle regioni di Doneck e Lugansk. Tuttavia, nonostante abbia portato ad un'iniziale diminuzione delle ostilità, l'accordo non è stato rispettato.[4]