La provincia magmatica del Nord Atlantico, o provincia magmatica dell'Atlantico settentrionale, chiamata anche "provincia ignea del Nord Atlantico" e nella letteratura in lingua inglese abbreviata in NAIP, acronimo di North Atlantic Igneous Province, è una grande provincia ignea situata nell'Oceano Atlantico settentrionale e centrata sull'Islanda.
Durante il Paleogene, la provincia formava il plateau thuleano, un vasto campo di lavabasaltica,[3] che si estendeva su una superficie di almeno 1,3 milioni di km2 e aveva un volume di 6,6 milioni di km3.[4]
Il plateau si frammentò durante l'apertura dell'Oceano Atlantico settentrionale, lasciando residui nell'Irlanda del Nord, nella parte nordoccidentale della Scozia, nelle isole Fær Øer, nell'Islanda nordoccidentale, nella parte orientale della Groenlandia e in quella occidentale della Norvegia, oltre che in molte delle isole situate nella porzione orientale dell'Oceano Atlantico settentrionale.[5][6]
All'attività della provincia magmatica del Nord Atlantico è riconducibile anche l'origine del colonnato basaltico del selciato del gigante e della grotta di Fingal.
^ C.H. Emeleus e Gyopari, M.C., British Tertiary Volcanic Province, Geological Conservation Review, London, Chapman & Hall on behalf of Joint Nature Conservation Committee, 1992.
«Quantitative calculations of NAVP dimensions, considered minimum estimates, reveal an areal extent of 1.3 km2 and a volume of flood basalts of 1.8 km3, yielding a mean eruption rate of 0.6 km3/yr or 2.4 km3/yr if two-thirds of the basalts were emplaced within 0.5 m.y. The total crustal volume is 6.6 km3, resulting in a mean crustal accretion rate of 2.2 km3/yr. Thus NAVP ranks among the world's larger igneous provinces if the volcanic margins are considered.»