La psicologia esistenziale (o antropologia esistenziale) è un'analisi filosofica dell'"esistenza", che emerge dalle pagine di "Essere e tempo", opera di Martin Heidegger del 1927, che ne costituisce il punto di partenza per l'elaborazione.
Quest'opera, infatti, pone in rilievo la struttura fondamentale dell'esistenza come essere-nel-mondo (Dasein), inaugurando una nuova concezione antropologica (in sostituzione della concezione cartesiana, dove una soggettività pura si rapporta a puri oggetti), in cui l'uomo è visto come creatore di un mondo personale di valori e di significati.
L'Antropologia esistenziale, tipicamente europea, nel dopoguerra si è alleata con la nuova Psicologia umanistica, americana, cosicché la maggior parte degli autori in questo campo parla di psicologia esistenziale-umanistica. Questo movimento venne anche definito "la Terza Forza" della psicologia, quella corrente teorica, cioè, che comprende tutti quegli indirizzi che si pongono in alternativa alla psicoanalisi classica e al comportamentismo.