La psicometria, dall'inglese psychometry, in parapsicologia, come nella saggistica propriamente radioestetica, viene descritta come una qualità di percezione che permetterebbe, tramite "vibrazioni" dinamizzate da alcuni oggetti del mondo fisico, di umanamente vedere e in taluni casi rivivere eventi passati che siano connessi a questi oggetti stessi: ad es. episodi relativi ai loro anteriori possessori o situazioni che sarebbero inerenti, in qualche modo, ad essi.
Il significato parapsicologico di questo termine è assai diverso da quello che la parola assume in ambito scientifico (per cui si veda la voce Psicometria). In Italia, Sergio Conti è stato il primo a sostituire al termine psicometria quello di psicoscopia.[1]