Quei bravi ragazzi | |
---|---|
![]() | |
Titolo originale | Goodfellas |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1990 |
Durata | 146 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | biografico, gangster |
Regia | Martin Scorsese |
Soggetto | dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi |
Sceneggiatura | Nicholas Pileggi, Martin Scorsese |
Produttore | Irwin Winkler |
Produttore esecutivo | Barbara De Fina |
Casa di produzione | Warner Bros. |
Distribuzione in italiano | Warner Bros. Italia |
Fotografia | Michael Ballhaus |
Montaggio | Thelma Schoonmaker |
Effetti speciali | Connie Brink |
Musiche | AA. VV. |
Scenografia | Kristi Zea, Maher Ahmad, Leslie Bloom |
Costumi | Richard Bruno |
Trucco | Allen Weisinger, Carl Fullerton |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
| |
![]() |
Quei bravi ragazzi (Goodfellas) è un film del 1990 diretto da Martin Scorsese.
Tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi e di conseguenza basato sulle vicende del pentito Henry Hill, il film è stato scritto dallo stesso scrittore e da Scorsese. Il titolo fu modificato poiché l'originale, Wiseguy, avrebbe potuto confondersi con una serie TV omonima. Viene considerato, insieme a Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno del 1973 e Casinò del 1995, la seconda parte di una trilogia del regista realizzata sulla mafia.
Considerato tra i migliori film del regista siculo-americano, è stato a più riprese definito uno dei migliori film della storia del cinema. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al novantaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi,[1] mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al novantaduesimo posto; oltre a ciò, figura in seconda posizione nella classifica dei film gangster nella AFI's 10 Top 10.[2] Nel 2000 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Venne candidato a sei Premi Oscar nel 1991, vedendo vincere solo l'Oscar al miglior attore non protagonista, andato a Joe Pesci per l'interpretazione del mafioso Tommy DeVito, ispirato al gangster Thomas DeSimone.