La radiosinoviortesi è una terapia radiometabolica (eseguita da un medico nucleare) effettuata iniettando in un'articolazione dei radiocolloidi marcati con isotopi radioattivi emittenti particelle beta meno. Questa procedura introdotta già nel 1952, nel 1968 è stata denominata "radiosinoviortesi" significando: restauro (ortesi) della membrana sinoviale con radiofarmaci.[1] Lo scopo di questa terapia palliativa, effettuata per trattare alcune artropatie infiammatorie croniche, è distruggere il tessuto sinoviale ipertrofico mediante un'elevata dose di radiazioni ad alto LET rilasciata localmente. Questo porta ad una riduzione del dolore e dell'impotenza funzionale dati da queste patologie.[2]