Raggio della morte

Nikola Tesla, uno degli ipotetici inventori del "raggio della morte"

Il raggio della morte è un'ipotetica arma segreta di cui si è vociferato nella prima metà del Novecento, in particolare tra gli anni venti e trenta.[1]

Non vi sono prove circa l'esistenza di tale arma, solo lettere e dichiarazioni di personale militare o civile. Mancando prove e dimostrazioni storico-scientifiche, queste speculazioni vengono fatte rientrare, in genere, nell'ambito della propaganda bellica e delle leggende urbane[1] che tuttora circondano le "armi segrete" sviluppate dalle potenze dell'Asse, come le V-7 (i cosiddetti UFO nazisti), e di scoperte leggendarie, come il "monopolo magnetico".

Alla base del funzionamento dell'ipotetica arma vi sarebbe un intenso trasferimento di più flussi di energia, di natura presumibilmente magnetica.[2] Secondo le intenzioni, si sarebbe dovuto trattare di una potente arma di distruzione, in grado di colpire a grande distanza le truppe nemiche, far esplodere i carri armati e gli aerei nemici in volo.

Le ricerche documentate su progetti di armi di questo tipo si fermarono alla dimostrazione matematica che, già dopo pochi metri, la maggior parte dell'energia verrebbe dispersa, con inevitabile compromissione dell'efficacia a lunghe distanze.[1] Tali studi favorirono comunque l'invenzione del radar.[1] Anche in seguito sono stati condotti studi su armi a energia.[1]

  1. ^ a b c d e Articolo sul raggio della morte (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009). pubblicato sulla rivista dell'Enel
  2. ^ Gary Hylnad, I segreti perduti della tecnologia nazista

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