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N. 6 su 14 del Campionato del mondo rally 2003 | |||||||
Data | dal 6 all'8 giugno 2003 | ||||||
Nome ufficiale | 50th Golden Acropolis Rally | ||||||
Percorso | 397,06 km[1][2] km | ||||||
Superficie | Sterrato | ||||||
Prove speciali | 21[1][2] | ||||||
Equipaggi | Partiti: 82 Arrivati: 37 | ||||||
Risultati | |||||||
WRC | |||||||
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Il Rally dell'Acropoli 2003, ufficialmente denominato 50th Golden Acropolis Rally, è stata la sesta prova del campionato del mondo rally 2003 nonché la cinquantesima edizione del Rally dell'Acropoli e la ventinovesima con valenza mondiale. La manifestazione si è svolta dal 6 all'8 giugno sugli sterrati rocciosi che attraversano la zona montuosa della Grecia Centrale, con base a Lamia, cittadina situata circa 200 km a nord della capitale Atene, dove si tenne come di consueto la cerimonia di partenza; il parco assistenza per tutti i concorrenti venne invece allestito sempre a Lamia.[3][4]
L'evento è stato vinto dall'estone Markko Märtin, navigato dal britannico Michael Park, alla guida di una Ford Focus RS WRC 03 della squadra ufficiale Ford Rallye Sport, entrambi al loro primo successo in carriera[5], precedendo la coppia spagnola formata da Carlos Sainz e Marc Martí, su Citroën Xsara WRC della squadra Citroën Total, e quella composta dal norvegese Petter Solberg e dal britannico Phil Mills, su Subaru Impreza WRC2003 del team 555 Subaru WRT.[6]
In Grecia si disputava anche la terza tappa del campionato Junior WRC, che ha visto vincere l'equipaggio francese costituito da Brice Tirabassi e Jacques-Julien Renucci, su Renault Clio S1600, già vincitori di categoria nell'appuntamento monegasco di apertura.[6]
Per ragioni di sicurezza venne cancellata la PS8, la prova super speciale da disputarsi al termine della prima giornata del rally e che già era stata ritardata per la moltitudine di spettatori che affollavano il teatro di gara, a causa di una tempesta di polvere che si sollevò durante lo svolgimento della stessa, la quale rese impossibile la visibilità per la maggior parte dei concorrenti che sarebbero dovuti partire. Gli organizzatori furono quindi costretti prima a interrompere la prova e poi a dichiararla ufficialmente cancellata.[2]