Reale cappella del Tesoro di san Gennaro | |
---|---|
Cupola vista dall'esterno | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Località | Napoli |
Coordinate | 40°51′08.5″N 14°15′34.32″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Gennaro |
Arcidiocesi | Napoli |
Fondatore | Deputazione del Tesoro |
Architetto | Francesco Grimaldi, Ceccardo Bernucci e Giovan Giacomo di Conforto |
Stile architettonico | barocco napoletano |
Completamento | 1646 |
La reale cappella del Tesoro di san Gennaro è una cappella barocca del duomo di Napoli fatta edificare su volontà dei napoletani per un voto a san Gennaro.
Si tratta di una delle massime espressioni artistiche della città,[1] sia per la concentrazione ed il prestigio delle opere in esso custodite, sia per il numero di artisti di fama internazionale che hanno partecipato alla sua realizzazione. Le decorazioni pittoriche e ad affresco dell'interno, eseguite prevalentemente dal Domenichino e dal Lanfranco, fanno della cappella l'epicentro della pittura barocca emiliana a Napoli.
Grazie a diverse bolle pontificie, la reale cappella non appartiene alla curia arcivescovile, bensì alla città di Napoli rappresentata da un'antica istituzione civica, ancora oggi esistente, la Deputazione, e dai sedili di Napoli.
Dal 2003 alcuni ambienti adiacenti alla cappella ospitano il Museo del Tesoro di san Gennaro, esponendo ex-voto e donazioni offerte al santo nel corso di circa sette secoli da parte di re, papi e illustri personalità dell'aristocrazia napoletana ed europea.