In religione la redenzione è il perdono o l'assoluzione dei peccati e la protezione dalla dannazione e disgrazia, eterna o temporanea.[1] La redenzione è quindi una materia trattata da molte religioni del mondo, tra cui quelle indiane e tutte le religioni abramitiche, specialmente Cristianesimo e Islam.
Un altro termine religioso spesso usato in questa materia è salvezza (latino salvatio; greco sōtēria; ebraico yeshu'ah) che significa essere salvati o protetti dal pericolo, o salvati o scampati da una situazione disastrosa, e quindi redenti.[2] La redenzione è parte della salvezza.[3] Nelle religioni abramitiche, la salvezza viene definita come il salvare l'anima dal peccato e dalle sue conseguenze.[4] Lo studio accademico della salvezza si chiama soteriologia e si occupa dello studio comparativo di come differenti tradizioni religiose concepiscono la salvezza e come la si ottiene.
Nell'Ebraismo la redenzione si riferisce a Dio che redime gli Israeliti dai loro vari esili.[5] Ciò include la redenzione finale dall'esilio corrente. Quale termine teologico cristiano, redenzione si riferisce alla liberazione dei cristiani dal peccato.[6] Assume una posizione di rilievo, tuttavia, solo quando i mali in questione formano parte di un più grande sistema contro il quale il potere umano è impotente.[7] Nella teologia buddista comprende un rilascio dai desideri mondani.