Referendum sull'indipendenza della Bosnia-Erzegovina | |||||||||||
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Stato | Jugoslavia | ||||||||||
Regione | Bosnia ed Erzegovina | ||||||||||
Data | 29 febbraio - 1º marzo 1992 | ||||||||||
Tipo | istituzionale | ||||||||||
Esito | |||||||||||
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Quorum | non raggiunto | ||||||||||
Affluenza | 63,73% |
Il referendum sull'indipendenza della Bosnia-Erzegovina si svolse tra il 29 febbraio e il 1º marzo 1992, in seguito alle prime elezioni libere del 1990 e all'aumento delle tensioni etniche, che alla fine portarono alla disgregazione della Jugoslavia. L'indipendenza fu fortemente favorita dagli elettori bosgnacchi e croati bosniaci, mentre i serbi bosniaci boicottarono il referendum o gli fu impedito di partecipare dalle autorità serbo-bosniache.
L'affluenza alle urne fu del 63,4%, di cui il 99,7% votò a favore dell'indipendenza. Il 3 marzo, il Presidente della Bosnia ed Erzegovina Alija Izetbegović dichiarò l'indipendenza della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina e il parlamento ratificò l'azione. Il 6 aprile gli Stati Uniti e la Comunità Economica Europea riconobbero la Bosnia ed Erzegovina come Stato indipendente e il 22 maggio fu ammessa alle Nazioni Unite.