Reggimento Artiglieria Terrestre "a Cavallo" | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1831 - oggi |
Nazione | ![]() ![]() ![]() |
Servizio | ![]() ![]() ![]() |
Tipo | artiglieria |
Dimensione | Reggimento |
Guarnigione/QG | Caserma MOVM Aldo Maria Scalise, Vercelli: Comando e 1º gruppo obici "MOVM Gioacchino Bellezza"
Caserma Santa Barbara, Milano: 2º gruppo a cavallo "MOVM Sergio Bresciani" |
Equipaggiamento | Obici a traino meccanico FH-70 da 155 mm e OTO Melara M56 da 105 mm |
Soprannome | "Batterie a Cavallo", "Le Batterie", "Volòire", "Batterie volanti", "Articavallo" |
Patrono | Santa Barbara, San Giorgio |
Motto | "(Igni Ferroque Tonantes) In Hostem Celerrime Volant" - Grido di guerra: "Caricat! Volòire!" |
Giallo/Rosso | Rosso e giallo, colori reggimentali - Giallo e nero, colori dell'arma di artiglieria - Azzurro "carta da zucchero" |
Marcia | "Fanfara delle Batterie a Cavallo", composta da Arrigo Boito |
Mascotte | "Tirella", cagnetta di razza Bovaro dell'Entlebuch |
Battaglie/guerre | Risorgimento ed Unità nazionale, Italia, 1848-1849-1859-1866; Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale Missioni di pace: Albania, 2003; Libano, 2007-2009 |
Anniversari | 8 aprile 1831, data della costituzione delle Batterie a Cavallo in Venaria Reale e festa reggimentale |
Decorazioni | 4 Medaglie d'Argento al Valor Militare, 1 Medaglia d'Oro al Merito della Sanità Pubblica |
Onori di battaglia | El Mechili - Ain el Gazala - Segnali - Tobruk - Marsa Matruch - El Alamein, 26 maggio - 30 luglio 1942; Tobruk - El Aden - Ain el Gazala - Agedazia, maggio - dicembre 1941; Chazepetowka - Mikailowka - Iwanowka, agosto 1941 - maggio 1942; Nikitino - Tschebotarewski - Dewiatkin - Bolochoij, 20-30 agosto 1942; Medio Don - Scheljakino - Warwarowka - Tschuprinin, novembre 1942 - gennaio 1943; Utkimo - Schetschenka - Serafimovich - Iagodriv - Tschobotarow - Blinoff - Samodurowka - Deresowka - Grassnogorowka - Belagoskaje, luglio 1942 - 18 gennaio 1943 |
Parte di | |
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Comandanti | |
Comandante attuale | Col. Andrea Martinelli, 84º Comandante delle Batterie a Cavallo (73º Comandante del Reggimento Artiglieria a Cavallo) |
Degni di nota | M.O.V.M. Alfonso La Marmora (propugnatore della specialità e 4º comandante delle Batterie), M.O.V.M. Alberto Li Gobbi (40°) |
Simboli | |
Stemma storico delle Batterie a Cavallo | ![]() |
Fregio artiglieria a cavallo: granata, sciabole e cannoni incrociati | ![]() |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Il Reggimento Artiglieria Terrestre "a Cavallo"[1], tradizionalmente conosciuto con l'appellativo di "Voloire", è la attuale componente di artiglieria della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli dell'Esercito Italiano.
L'unità è erede e diretta continuatrice della storia e tradizioni delle "Batterie a Cavallo", più comunemente note come Volòire, costituite nel 1831, e di quelle del 3º Reggimento Artiglieria Celere. I comandanti del Reggimento hanno tradizionalmente anche il titolo di "Comandante delle Batterie a Cavallo", preceduto dal numero ordinale nell'ininterrotta successione dalla costituzione della specialità.
L'artiglieria a cavallo è una specialità dell'artiglieria nata nella seconda metà del XVIII secolo, specialmente grazie alle intuizioni di Federico il Grande, perfezionatasi poi grazie agli sviluppi della tecnica militare durante le guerre napoleoniche. Le batterie a cavallo, unità di artiglieria particolarmente mobili, venivano impiegate in appoggio rapido alle azioni delle unità di cavalleria. Erano infatti dotate di pezzi leggeri e con tutti i serventi montati a cavallo[2], caratteristiche che garantivano una notevole velocità di spostamento e messa in batteria[3]. Tipiche della artiglieria a cavallo le prese di posizione al galoppo a pochi metri dalle linee nemiche, sulle quali aprivano celermente il fuoco a mitraglia (definite anche cariche di artiglieria).