Il regionalismo lombardo è un'ideologia politica che punta alla valorizzazione delle specificità storiche, sociali e culturali della Lombardia (intesa sia come ente amministrativo che come regione storica) tramite il raggiungimento di forme di autogoverno più o meno estese. Esso affonda le sue radici nell'antico municipalismo lombardo ostile alla gestione centralista dello stato caratteristica già del Regno di Sardegna e, in seguito, del Regno e della Repubblica Italiana[2][3]. Questo movimento può dividersi in posizioni di tipo identitario e nazionalista (favorevoli ad esempio alla valorizzazione della cultura e della lingua lombarda e, eventualmente, delle altre lingue della Lombardia storica) oppure in altre focalizzate prevalentemente sul riconoscimento delle peculiarità socio-economiche del territorio[4].
All'interno della galassia regionalista è inoltre possibile individuare una corrente più incline all'indipendentismo[5], promotrice cioè della creazione di uno Stato per la regione lombarda nella sua accezione amministrativa e/o storico-linguistica, e una invece più moderata vicina all'autonomismo, che pur non chiedendo forme di sovranità statale contrapposte a quella italiana rivendica l'autogoverno del territorio come alternativa all'attuale configurazione dello stato, in un contesto federale o comunque fortemente decentralizzato[6].