Regno di Dahomey | |
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Dati amministrativi | |
Lingue parlate | Lingua fon |
Capitale | Abomey |
Dipendente da |
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Politica | |
Ahosu | Gangnihessou (primo) Agoli-agbo (ultimo) |
Nascita | 1600 circa con Gangnihessou |
Fine | 1904 con Agoli-agbo |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Benin |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Religione fon, vudù |
Religione di Stato | Cristianesimo (dal 1789)[1] |
Evoluzione storica | |
Succeduto da | Dahomey francese |
Ora parte di | Benin |
Il Regno di Dahomey fu un regno africano nell'attuale Benin, che perdurò dal 1600 circa al 1904.
Il Dahomey si estendeva sull'altopiano di Abomey e divenne una potenza regionale nel XVIII secolo, conquistando le città chiave sulla costa atlantica. Per gran parte dei secoli XVIII e XIX, il regno di Dahomey divenne uno dei punti fondamentali per la tratta atlantica degli schiavi, rifornendo gli europei di quasi il 20% di tutti gli schiavi portati nelle Americhe.[2] Il regno di Dahomey seppe intrattenere anche un'importantissima economia con gli europei, un'amministrazione centralizzata, un sistema di tassazione ed un esercito organizzati. Notevoli furono anche i prodotti artistici del regno, nonché le unità militari composte da donne note come Amazzoni di Dahomey, e le elaborate pratiche religiose voodoo con grandi festività annuali.
Nel 1894 il regno venne colonizzato dalla Francia e integrato come parte dell'Africa Occidentale Francese nel territorio del Dahomey francese (che includeva anche l'area di Porto-Novo). Il governo francese perdurò sino al 1960, data dopo la quale il paese ottenne l'indipendenza come Repubblica del Dahomey, che dal 1975 prese il nome di Benin.