Regno di Mercia | |
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Il territorio originario della Mercia (delineato in nero), e l'egemonia da essa esercitata sui regni vicini tra il 780 e il 795, sotto re Offa | |
Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Miercna rīce, Regnum Merciorum |
Lingue ufficiali | inglese antico latino |
Lingue parlate | antico inglese, latino |
Capitale | Tamworth |
Dipendente da | Regno del Wessex (879-918) |
Politica | |
Forma di governo | monarchia |
Re di Mercia | Elenco |
Nascita | 527 con Icel, re degli Iclinga |
Fine | 918 con Aelfwynn |
Causa | La Mercia passa sotto il controllo di Edoardo del Wessex |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Gran Bretagna |
Territorio originale | Midlands inglesi |
Economia | |
Valuta | sceatta |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Politeismo anglosassone, poi Cristianesimo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Britannia postromana Hwicce Lindsey |
Succeduto da | Regno del Wessex |
La Mercia (AFI: /ˈmɛrʧa/;[1] in inglese antico Miercna rīċe; in latino Merciorum regnum) era uno dei sette regni anglosassoni presenti in quella che ora è l'Inghilterra e situato nella regione delle Midlands, il cui cuore era la valle del fiume Trent e dei suoi affluenti. Il nome risulta una versione latinizzata dell'antico inglese Mierce o Myrce (in dialetto sassone occidentale e in dialetto merciano Merce), che significa "popolo di confine" (come nel caso della Marca). La Mercia dominò per tre secoli quella che sarebbe poi diventata l'Inghilterra, sperimentando successivamente un graduale declino, fu il Wessex alla fine ad unire tutti i regni anglosassoni nel Regno d'Inghilterra.[2]
La corte seguì un itinerario mobile nel corso dei secoli, circostanza che permette di dedurre l'assenza di una capitale fissa. Nel periodo iniziale della sua esistenza, pare che Repton fosse la sede di un'importante tenuta reale. Secondo la Cronaca anglosassone, fu proprio a Repton nell'873-874 che la grande armata danese depose il re di Mercia. Poco prima, Offa sembra si appoggiasse più sull'insediamento di Tamworth, dove tra l'altro era stato incoronato e aveva trascorso molti natali.
Per 300 anni (tra il 600 e il 900), avendo annesso o sottomesso in un rapporto di vassallaggio cinque degli altri sei regni dell'eptarchia (Anglia orientale, Essex, Kent, Sussex e Wessex), la Mercia dominava l'Inghilterra a sud del fiume Humber: tale fase è passata alla storia come periodo della supremazia merciana.[3] Il regno di Offa, ricordato soprattutto per il suo vallo che designava il confine tra Mercia e i regni gallesi, è talvolta ricordato come "l'età dell'oro della Mercia". Nicholas Brooks fa notare che "i merciani si distinsero per essere il popolo più prospero tra quelli anglosassoni fino alla fine del IX secolo",[4] mentre alcuni storici, come Frank Stenton, ritengono che l'unificazione dell'Inghilterra a sud dell'estuario Humber avvenne durante il mandato di Offa.[5]
A livello religioso, la Mercia rimase a lungo un regno pagano: fu Peada a convertirsi al cristianesimo intorno al 656, con il risultato che la nuova fede si diffuse capillarmente e gradualmente nel regno alla fine del VII secolo. La diocesi di Mercia vide la luce nel 656, con il primo vescovo, Diuma, che risiedeva ed esercitava le sue mansioni a Repton. Dopo 13 anni, quando nel 669 era attivo il quinto vescovo in ordine di tempo, tale Chad, trasferì il vescovado a Lichfield, dove da allora la sede non mutò. Nel 691, la diocesi di Mercia andò trasformata a tutti gli effetti nella diocesi di Lichfield. Per un breve periodo tra il 787 e il 799, la diocesi rimase attiva in veste di arcivescovado, anche se fu dissolta nell'803. L'attuale vescovo, Michael Ipgrave, è il 99° dalla fondazione della diocesi.[6]
Alla fine del IX secolo, in seguito alle invasioni dei vichinghi e della loro vasta armata, gran parte dell'ex territorio merciano finì assorbito nel Danelaw. Al suo apice, il Danelaw includeva Londra, tutta l'Anglia orientale e la maggior parte del nord dell'Inghilterra. L'ultimo sovrano di Mercia, Ceolwulf II, morì nell'879; è verosimile che in quel frangente il regno perse la sua indipendenza politica. Inizialmente governato da un signore o aldermanno sotto la signoria di Alfredo il Grande, che si autoproclamò "re degli anglosassoni", il regno visse una breve parentesi di autonomia a metà del X secolo, e ancora per poco nel 1016. Ad ogni modo, in quella fase era considerata una provincia all'interno del Regno d'Inghilterra, non un'entità politica indipendente.
La Mercia appare ancora oggi utilizzata come designazione geografica e il toponimo è utilizzato da una vasta gamma di organizzazioni, comprese unità militari, enti pubblici, commerciali e di volontariato.