Regno di Serbia | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Краљевина Србија Königreich Serbien |
Lingue parlate | serbo, tedesco, latino ed altre[1] |
Capitale | Belgrado |
Dipendente da | Monarchia asburgica |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia |
Forma di governo | Governatorato |
Nascita | 1682 con Johann O'Dwyer |
Causa | Trattato di Passarowitz |
Fine | 1685 con George Oliver de Wallis |
Causa | Annessione del regno ai territori dell'Impero ottomano col Trattato di Belgrado |
Territorio e popolazione | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Impero ottomano Serbia occupata dagli Asburgo (1686-91) |
Succeduto da | Impero ottomano |
Ora parte di | Serbia |
Il Regno di Serbia fu una provincia (propriamente "terra della corona") della Monarchia asburgica dal 1718 al 1739. Essa era formata dai territori a sud dei fiumi Sava e Danubio, corrispondenti al Sangiaccato di Smederevo (o "Pashato di Belgrado"), conquistato dagli Asburgo all'Impero ottomano nel 1717. Esso venne abolito con la firma del trattato di Belgrado del 1739 ed il ritorno del dominio ai turchi ottomani.
Anche se il governo asburgico fu più oppressivo di quello ottomano e sfruttò la maggioranza serba dell'area, quest'ultima poté beneficiare di una notevole autonomia di governo, tra cui la possibilità di costituire una milizia autonoma, oltre ad una crescita economica che, grazie alle riforme della monarchia asburgica, contribuì alla crescita della borghesia serba e venne continuata dagli ottomani "nell'interesse della legge e dell'ordine".[2] La popolazione della Serbia crebbe rapidamente da 270.000 a 400.000, ma il declino del potere degli Asburgo nell'area provocò la Grande migrazione serba (1737–39).