Relazioni balto-sovietiche

Relazioni balto-sovietiche
Monumento dedicato alla commemorazione delle vittime lituane durante l'occupazione sovietica lungo viale Gediminas a Vilnius

Le relazioni balto-sovietiche si intrecciarono per la prima volta dopo la fine della Grande Guerra, quando la RSFS Russa sottoscrisse alcuni trattati di pace con i tre neonati Paesi baltici, ovvero l'Estonia, la Lettonia e la Lituania. Tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30, l'Unione Sovietica e tutti e tre i Paesi baltici firmarono nuovi trattati di non aggressione. L'Unione Sovietica confermò inoltre la sua adesione al patto Briand-Kellogg, un accordo internazionale in virtù del quale si ripudiava la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie; qualche tempo dopo stipulò una convenzione che definiva "l'aggressione" che comprende tutti e tre i paesi baltici.

Nel 1939 l'Unione Sovietica e la Germania nazista sottoscrissero il patto Molotov-Ribbentrop, in cui erano presenti protocolli segreti che dividevano l'Europa orientale in "sfere di influenza": la Lettonia e l'Estonia sarebbero rientrate nel blocco sovietico. Un successivo emendamento ai protocolli segreti cedette anche la Lituania a Mosca. Nel giugno 1940, l'Unione Sovietica invase i paesi baltici e li annesse formando la Repubblica Socialista Sovietica Lituana, la Repubblica Socialista Sovietica Estone e la Repubblica Socialista Sovietica Lettone. Nel 1941, nell'ambito dell'Operazione Barbarossa, la Germania invase i paesi baltici e vi costituì per amministrarle il Reichskommissariat Ostland fino al 1944, anno in cui i sovietici rioccuparono una seconda volta gli stati baltici.

I territori degli stati baltici rimasero repubbliche socialiste sovietiche fino al 1991. La maggioranza dei governi occidentali non riconobbe le annessioni sovietiche degli stati baltici de iure, sebbene alcuni paesi avessero accettato lo status quo. Nel luglio 1989, in seguito agli eventi susseguitisi in Germania Est, i Soviet supremi dei paesi baltici dichiararono la loro intenzione di ripristinare la piena indipendenza. Nel 1991, i paesi baltici rivendicarono l'indipendenza e ripristinarono la loro sovranità alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.


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