Remo Jona (Asti, 30 aprile 1900 – Lanzo Torinese, 18 settembre 1954) è stato un avvocato e superstite dell'Olocausto italiano. Epurato dalla sua professione in seguito alle leggi razziali del 1938, fu arrestato, trasferito nel campo di concentramento di Fossoli e infine deportato ad Auschwitz insieme alla sua famiglia.
Superata la selezione all'arrivo del convoglio, riuscì a sopravvivere fino alla liberazione del campo, a differenza di sua moglie e dei suoi due figli. Nel gennaio 2016 sono state posate delle pietre d'inciampo[1] a ricordo suo e dei suoi famigliari, in via Filangieri 4 a Torino.