Repubblica Cispadana | |
---|---|
Motto: Libertà Eguaglianza Una e indivisibile | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Cispadana |
Lingue ufficiali | italiano |
Lingue parlate | emiliano |
Capitale | Bologna |
Dipendente da | Repubblica Francese |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica sorella |
Forma di governo | Repubblica direttoriale |
Governo | Direttorio |
Organi deliberativi | Consiglio dei Sessanta e Consiglio dei Trenta |
Nascita | 16 ottobre 1796 |
Causa | Guerra della Prima coalizione |
Fine | 29 luglio 1797 |
Causa | Armistizio di Leoben |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Emilia Romagna, Garfagnana, Massa, Carrara |
Massima estensione | 13 500 km² nel 1797 |
Popolazione | 947 000[B 1] nel maggio 1797 |
Suddivisione | 10 dipartimenti |
Economia | |
Valuta | Lira modenese, scudo pontificio, pezza colonnata, lira bolognese |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Cattolicesimo |
Religioni minoritarie | Ebraismo |
Classi sociali | borghesia, clero, artigiani, contadini |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Ducato di Modena Ducato di Massa Stato Pontificio |
Succeduto da | Repubblica Cisalpina |
La Repubblica Cispadana fu una delle prime Repubbliche sorelle dell'Italia settentrionale soggette alla Repubblica Francese. Nacque sull'onda delle fulminee vittorie della Campagna d'Italia condotta dal generale Bonaparte, costituendosi dapprima, nell'ottobre 1796, come Federazione ed in seguito, nel dicembre dello stesso anno, come vero e proprio stato unitario. Ne fecero parte i territori del Bolognese, del Ferrarese, del Modenese, del Reggiano, della Garfagnana, di Massa e di Carrara. Per un breve periodo comprese anche la Romagna. Riuscì in diversi Congressi a darsi una Costituzione, a stabilire un proprio stendardo, antesignano della bandiera italiana, a dotarsi di un'organizzazione militare, sebbene sotto la gestione francese, e di una struttura di governo.
Fu però solo nominalmente uno Stato indipendente, restando sempre sottoposto al controllo francese ed alle direttive impartite da Bonaparte. Durante la sua breve esistenza, dovette affrontare consistenti difficoltà dovute soprattutto a due fattori: da un lato una grave crisi economica causata principalmente dalle requisizioni effettuate dai Francesi nei territori conquistati, che portarono in qualche caso a rivolte popolari duramente represse; dall'altra le resistenze opposte da molta parte delle classi dirigenti civili e religiose al consolidarsi dei principi rivoluzionari.
Sia per la sua debolezza interna, sia per gli sviluppi internazionali che condussero alla pace siglata a Campoformio, Bonaparte nel luglio 1797 ne decise la soppressione, unendola alla Repubblica Transpadana e andando così a formare la Repubblica Cisalpina. Tuttavia, nonostante la sua scarsa durata, è considerata da diversi storici come il primo esempio di istituzione democratica italiana dell'epoca contemporanea.
Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref>
per un gruppo chiamato "B" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="B"/>
corrispondente