Ribostamicina | |
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Nome IUPAC | |
(1R,2R,3S,4R,6S)-4,6-diamino-3-hydroxy-2-(β-D-ribofuranosyloxy)cyclohexyl 2,6-diamino-2,6-dideoxy-α-D-glucopyranoside | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C17H34N4O10 |
Massa molecolare (u) | 454.47266 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 258-783-1 |
Codice ATC | J01GB10 |
PubChem | 5066 CID 5066 |
DrugBank | DBDB03615 |
SMILES | C1C(C(C(C(C1N)OC2C(C(C(C(O2)CN)O)O)N)OC3C(C(C(O3)CO)O)O)O)N |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | orale, intramuscolare |
Dati farmacocinetici | |
Escrezione | renale |
Indicazioni di sicurezza | |
La ribostamicina è un antibiotico aminoglicosidico solubile in acqua, ottenuto da Streptomyces ribosidificus od in alternativa per sintesi chimica.[1][2] La ribostamicina è in grado di inibire un'ampia varietà di batteri sia Gram-negativi che Gram-positivi, ma non è attiva su lieviti o muffe.[3] Ha le stesse proprietà e indicazioni della gentamicina, dalla quale si discosta solo per la presenza di un gruppo metilico -CH3. L'attività antibiotica sui batteri Gram-negativi è comparabile a quella della Kanamicina A.[3] L'attività antimicrobica del farmaco, sia in vitro che in vivo, è stata spesso paragonata a quella di altri aminoglicosidi, quali gentamicina, ampicillina e lincomicina.[4]