Il riformismo, nelle scienze politiche, è una metodologia politica che, opponendosi sia alla rivoluzione sia al conservatorismo, opera nelle istituzioni, al fine di modificare l'ordinamento politico, economico e sociale esistente attraverso l’attuazione di organiche, ma graduali riforme.[1]
Tendenzialmente, si definiscono riformisti i partiti di centro-sinistra, tra cui socialisti revisionisti,[2] socialdemocratici[3] e liberalsocialisti,[4] i quali si propongono di correggere (con vari strumenti come le proposte di legge in parlamento e i referendum) i difetti dell'economia capitalista.[5]