Il rinascimento dei dinosauri (Dinosaur Renaissance)[1] è stata una rivoluzione scientifica su piccola scala che ha avuto inizio al termine degli anni sessanta, la quale ha modificato in maniera radicale il modo di concepire i dinosauri, portando a un rinnovato interesse accademico e da parte del pubblico per questi rettili. La causa di tale evento è da ricercarsi nelle nuove scoperte scientifiche dell'epoca, che hanno reso man mano sempre più plausibile la possibilità che i dinosauri potessero essere stati animali attivi e a sangue caldo, visione in contrasto con quella all'epoca più condivisa che li considerava creature pigre e a sangue freddo.
Tale nuova visione è stata sostenuta dal paleontologo John Ostrom, che riteneva che gli uccelli moderni si fossero evoluti dai dinosauri celurosauri,[2] e in particolare da Robert Bakker, che era fermamente convinto che i dinosauri fossero animali a sangue caldo, al pari dei moderni mammiferi e uccelli.[3] Bakker concepiva le sue idee come una sorta di rinascita delle teorie maggiormente accettate al termine del XIX secolo, descrivendo il periodo intercorso tra la guerra delle ossa e il rinascimento dei dinosauri in corso come una vera e propria "crisi dei dinosauri".[3]
Il rinascimento dei dinosauri ha profondamente cambiato la concezione della biologia dei dinosauri in tutti i suoi aspetti, tra cui la fisiologia, l'evoluzione, il comportamento, l'ecologia e l'estinzione. Ha inoltre ispirato molte raffigurazioni di dinosauri nella cultura di massa.