Rivolta del Rum | |||
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Una vignetta di propaganda creata a poche ore dall'arresto di William Bligh e che lo rappresenta come un codardo. | |||
Data | 26 gennaio 1808 – 1 gennaio 1810 | ||
Luogo | Sydney, Nuovo Galles del Sud | ||
Esito | Deposizione e arresto del governatore del Nuovo Galles del Sud William Bligh. Imposizione della legge marziale. | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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La rivolta del Rum (o ribellione del Rum; in inglese: Rum Rebellion) del 1808 fu un colpo di stato organizzato dal New South Wales Corps dell'allora colonia penale britannica del Nuovo Galles del Sud per deporre il governatore William Bligh. Primo e unico colpo di stato militare australiano, la sua denominazione particolare deriva dal commercio clandestino di rum nella vecchia Sydney su cui il "Rum Corps" (come era stato soprannominato il sopracitato battaglione) manteneva il monopolio. Durante la prima metà del 19º secolo, in Australia questo evento era noto come la Grande Ribellione.[1]
Bligh, un ex capitano della Royal Navy noto per essere stato deposto dalla sua ciurma durante l'ammutinamento del Bounty, era stato nominato governatore nel 1805 per tenere sotto controllo il battaglione. Nei due anni successivi, Bligh si fece molti nemici non solo nell'élite militare di Sydney, ma anche fra diversi civili influenti, in particolare John Macarthur, che più tardi collaborò con il maggiore George Johnston nell'organizzare un'insurrezione armata. Il 26 gennaio 1808, 400 soldati marciarono contro il Palazzo del Governo e arrestarono Blight: il governatore fu tenuto prigioniero a Sydney, poi a bordo di una nave al largo di Hobart (nella terra di Van Diemen) per i successivi due anni mentre Johnston agiva come nuovo Luogotenente Governatore del Nuovo Galles del Sud. I militari mantennero il controllo fino all'arrivo dalla Gran Bretagna, nel 1810, del maggiore generale Lachlan Macquarie, che subentrò come governatore.[2]