Rivolta di Kiev parte dell'Euromaidan | |||
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Scontri del 19 gennaio 2014 nelle proteste dell'Euromaidan | |||
Data | 19-22 gennaio (scontri)[1][2][3] 23 gennaio-17 febbraio (stallo) 18-23 febbraio 2014 (rivoluzione) | ||
Luogo | Kiev, Ucraina | ||
Causa | Leggi anti-protesta in Ucraina Mancanza di direzione da parte dei leader dell'Euromaidan Brutalità della polizia Arresto o sequestro degli attivisti | ||
Esito | Abrogazione delle leggi anti-protesta Destituzione del presidente Viktor Janukovyč | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
Voci di rivolte presenti su Wikipedia | |||
La rivolta di Kiev è scoppiata in risposta alle leggi anti-protesta ucraine (annunciate il 16 gennaio 2014[14] e messe in atto cinque giorni dopo), ed è sfociata in una serie di scontri nel centro di Kiev a via Hrushevshoko, fuori dallo Stadio Dinamo Lobanovski ed adiacente alle proteste dell'Euromaidan in corso.
Durante una manifestazione dell'Euromaidan che radunò più di 200.000 persone, i manifestanti marciarono verso la Verkhovna Rada dove incontrarono i cordoni della polizia. Dopo una fase tesa di stallo, la polizia cominciò ad affrontare i manifestanti con episodi di violenza. Da quel momento i manifestanti eressero barricate per impedire l'avanzamento delle truppe del governo. Quattro manifestanti sono stati confermati deceduti durante gli scontri con le forze dell'ordine, tre dei quali uccisi.
Il 28 gennaio 9 delle 12 leggi anti-protesta vennero abrogate e il Primo ministro Mykola Azarov rassegnò le dimissioni, annunciando la nascita di una legge di amnistia per i manifestanti arrestati e accusati.[15][16] Il 14 febbraio seguente i gruppi incaricati di organizzare la situazione di stallo concordarono nello sbloccare parzialmente la strada per ripristinare il traffico ma mantenendo le barricate e le proteste. Dopo l'amnistia dei manifestanti del 16 febbraio, la polizia e i manifestanti si ritirarono entrambi, consentendo l'apertura di un corridoio per il traffico. Il 18 febbraio, ancora una volta, migliaia di manifestanti marciarono verso il Parlamento, ristabilendo gli stalli con la polizia in via Hrushevskoho e nelle strade collegate. Entro il giorno seguente, tutte le barricate vennero eliminate dalle strade e i manifestanti vennero respinti.