Rivolta di Barbicone - Sommossa del Bruco - Congiura dei Gonfalonieri | |||
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Barbicone chiama il popolo alla rivolta | |||
Data | 14-30 luglio 1371 | ||
Luogo | Siena | ||
Causa | Rivendicazioni di natura economico-sociale. Lotte politiche di fazione. | ||
Esito | Vittoria governativa dei Riformatori e della Compagnia del Bruco. Interdizione politica del Monte dei Dodici. Accoglimento delle richieste degli operai tessili. | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
«Muoia i Dodici, Viva il Popolo![1]»
La rivolta di Barbicone è un corpus unico di moti e congiure che sconvolse la città di Siena nel luglio 1371. Fu un tumulto degli operai della manifattura tessile per migliorie salariali ad accendere gli scontri il 14 luglio. Quando poi tre sottoposti dell'Arte della lana, tra cui lo stesso capopolo Barbicone e di cui due appartenenti alla Compagnia del Bruco furono arrestati, la detta compagnia subentrò nella generalizzata violenza politica cittadina in sostegno della fazione egemone del regime: il Popolo minuto. All'affondo popolare seguirà il 30 luglio il trattato dei gonfalonieri, una fallita congiura del Monte dei Dodici, appoggiato dalla consorteria Salimbeni, per sciogliere la Compagnia del Bruco e deporre il governo dei Riformatori.