Rivoluzione di velluto

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Rivoluzione di velluto parte delle Rivoluzioni del 1989
Dimostrazione di protesta del 25 novembre 1989 a Praga
Data	17 novembre - 29 dicembre 1989
Luogo	Cecoslovacchia
Causa	Repressione politica Autoritarismo Stagnazione economica Occupazione sovietica Presunta morte dello studente Martin Šmíd, poi rivelatasi falsa
Esito	Collasso del regime comunista in Cecoslovacchia Dimissioni del Politburo del Partito Comunista di Cecoslovacchia (24 novembre 1989) Il leader dissidente Václav Havel diviene Presidente della Cecoslovacchia (29 dicembre 1989) Restaurazione di una Democrazia parlamentare Stabilimento della Repubblica Federale Ceca e Slovacca fino alla Dissoluzione della Cecoslovacchia (1993) Integrazione della Repubblica Ceca e della Slovacchia nella Nato (1999) e nell'Unione europea (2004) Smantellamento dell'Economia di comando e privatizzazione dell'Industria di proprietà dello Stato
Schieramenti
Repubblica Socialista Cecoslovacca Partito Comunista di Cecoslovacchia StB Milizia popolare SNB VB Opposizione cecoslovacca Forum Civico Pubblico contro la Violenza Charta 77 Stuha Altri dissidenti
Comandanti
Miloš Jakeš Milán Václavík Jan Fojtík Miroslav Štěpán Vasiľ Biľak Gustáv Husák Karel Urbánek Ladislav Adamec Lubomír Štrougal Marián Čalfa Václav Havel Rita Klímová Alexander Dubček Petr Pithart Milan Kňažko Václav Benda Petr Uhl Ján Čarnogurský Jiří Dienstbier Luboš Dobrovský Václav Klaus
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Manuale

La rivoluzione di velluto (in ceco: sametová revoluce, in slovacco: nežná revolúcia) fu il processo politico che, tra il novembre e il dicembre 1989, condusse alla dissoluzione dello Stato comunista cecoslovacco.