Roots reggae | |
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Origini stilistiche | Early reggae Rocksteady Ska Nyabinghi |
Origini culturali | Il genere nacque in Giamaica, attorno al 1972 come variante dell'early reggae con temi relativi alla religione rastafari e alla protesta, ed influenze musicali derivanti dalla tradizione africana. |
Strumenti tipici | Chitarra Basso elettrico batteria Tastiera Organo Ottoni Percussioni |
Popolarità | Il genere si diffuse nei primi anni settanta, ottenendo un enorme successo commerciale internazionale durante tutto il decennio, grazie soprattutto alla notorietà di Bob Marley. Un revival, il "new roots", venne a svilupparsi nei primi anni novanta dopo il dominio della dancehall/raggamuffin negli anni ottanta. |
Sottogeneri | |
Rockers - New roots | |
Generi derivati | |
Lovers rock - Reggae pop - Early dancehall - Rub-a-dub - Raggamuffin - Hardcore ragga | |
Generi correlati | |
DJ Style - Dub - Dub Poetry - 2 Tone - Reggae gospel - Dancehall reggae |
Il roots reggae è un sottogenere della musica Reggae caratterizzato da tematiche relative alla religione rastafari[1].
Esso è riconoscibile come una delle interpretazioni più classiche del reggae, e questo ha portato molti a considerarlo erroneamente come la prima forma di reggae in assoluto. In realtà si ignora l'esistenza dell'Early reggae, l'effettivo stile originario che, per la sua breve vita (1968-1971) e per il distacco dal rastafarianesimo, viene spesso dimenticato e trascurato. Il Roots reggae si sviluppò solo verso i primi anni settanta (1971/72), come evoluzione del Early reggae, questo sostenuto in Giamaica dai Rude Boy, e in Inghilterra dal movimento Skinhead. Il Roots reggae è un tipo di musica spirituale, i quali testi trattano per la maggior parte temi religiosi come l'elogio di Jah (Dio). I temi ricorrenti includono la povertà, la resistenza all'oppressione del governo[1], l'anticolonialismo, la consapevolezza nera, la condivisione, l'afro-centrismo e l'opposizione al capitalismo occidentale[2]. Il Roots reggae fu la prima forma di musica giamaicana ad ottenere un enorme successo commerciale internazionale grazie ad artisti come Bob Marley, Jimmy Cliff, Peter Tosh e Toots & the Maytals. Altri esponenti del Roots reggae degli anni settanta sono Bunny Wailer a seguito della sua dipartita dai Wailers, Burning Spear, Israel Vibration, e negli anni novanta i Morgan Heritage e Luciano[2].
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