Rosario Spatola (1940)

Rosario Spatola (Palermo, 1º settembre 1938) è un imprenditore e mafioso italiano.

Costruttore sospettato di rapporti con Cosa nostra[1][2], fu accusato da Gaetano Costa e Giovanni Falcone di traffico di droga[1] e condannato a dieci anni di reclusione[1]. Il suo nome è collegato alla simulazione del sequestro di Michele Sindona[1] e all'uccisione di Gaetano Costa[2][3][4]: sebbene non sia mai stato dimostrato un collegamento diretto fra le due vicende[5], il magistrato fu ucciso subito dopo aver firmato un ordine di cattura nei suoi confronti[2][3][4][5].

  1. ^ a b c d Angelo Vecchio, con la collaborazione di Andrea Cottone, La mafia dalla A alla Z - Piccola enciclopedia di Cosa nostra, Palermo, Novantacento, 2012, pagine 292-293, ISBN 9788896499306.
  2. ^ a b c Enrico Deaglio, Patria 1978-2010, Milano, Il Saggiatore, 2010, pagina 95, ISBN 9788856502138. URL consultato il 15 luglio 2012.
  3. ^ a b Giuseppe Ayala, Chi ha paura muore ogni giorno, Milano, Mondadori, 2010, pagina 18, ISBN 9788852012327. URL consultato il 15 luglio 2012.
  4. ^ a b (EN) Stephen Vizinczey, Truth and Lies in Literature: Essays and Reviews, Chicago, University of Chicago Press, 1988, pp. 128-129, ISBN 9780226858845. URL consultato il 15 luglio 2012.
  5. ^ a b In memoria di Gaetano Costa, in Avviso pubblico, 7 agosto 2010. URL consultato il 15 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2012).

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