Rosolia | |
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Specialità | infettivologia e neonatologia |
Eziologia | Rubivirus |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D012409 |
MedlinePlus | 001574 |
eMedicine | 802617 e 966220 |
Con il termine rosolia si identifica una malattia infettiva, ad origine virale dovuta al Rubella virus. È esantematica, maculopapulosa, acuta e contagiosa. Insieme al morbillo, la varicella, la pertosse e la parotite, è una delle infezioni più comuni che insorgono in età pediatrica.[1] Può anche colpire donne incinte e, a seconda del mese di gestazione, la permanenza del virus nell'ospite può comportare effetti teratogeni per il feto.
Al 2019 l'unico ospite conosciuto per il virus Rubella rimane l'uomo.
Esistono due modalità di contagio:
Negli infanti ha solitamente un decorso benigno; ma quando una donna non immunizzata ne viene contagiata può sviluppare la sindrome da rosolia congenita, che causa l'aborto nel 20% dei casi e può produrre invalidità gravi e permanenti nel bambino.
L'Organizzazione mondiale della sanità stima in circa 110.000 i bambini che nascono ogni anno con la sindrome da rosolia congenita e devono confrontarsi con le sue conseguenze invalidanti.[3]