Rosso Conero | |
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Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 140 q |
Resa massima dell'uva | 70,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 11,0% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 11,5% |
Estratto secco netto minimo | 22,0‰ |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | DPR del 21/07/1967 |
Gazzetta Ufficiale del | n° 210 del 22.08.1967 |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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Il Rosso Conero è un vino DOC la cui produzione è consentita nella zona di Monte Cònero, promontorio situato a metà della costa adriatica italiana. Per produrre il Rosso Conero si utilizza il vitigno Montepulciano, puro o con l’aggiunta di Sangiovese per un massimo del 15%[2].
Il vino è prodotto nei quattro comuni della Riviera del Conero: Ancona, Camerano, Sirolo e Numana, ma anche in altri tre situati negli immediati dintorni: Offagna e parte di quelli di Castelfidardo e di Osimo[2]. Sono tutti collegati dalla "strada del Rosso Conero"[3].
I primi documenti che parlano di vini prodotti nella zona del Conero risalgono all'antichità. In epoca greca, Strabone, il celebre geografo e storico, parlando della colonia greca Ankón, oggi Ancona, la definisce "σφόδρα δ'εὔοινός" (sfódra d'eyoinόs), ossia "produttrice di vino buono e abbondante"[4].
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