Russia del Futuro | |
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Partito Democratico del Progresso - Russia del Futuro (RU) Демократическая Партия Прогресса (Россия Будущего) Demokratičeskaja Partija Progresa (Rossija Buduscego) | |
Leader | Julija Naval'naja[1][2][3] |
Presidente | Comitato Centrale |
Segretario | Marija Pevčich |
Stato | Russia |
Sede | Mosca |
Fondazione | 15 dicembre 2012 |
Dissoluzione | 29 aprile 2021[4] |
Ideologia | Progressismo Liberalismo Anti-corruzione Europeismo Centrismo europeo Anti-putinismo Liberalismo sociale Riformismo Fazioni: Populismo Nazionalismo liberale[senza fonte] |
Collocazione | Centro |
Coalizione | «Coalizione Democratica» con Jabloko e RPR-PARNAS |
Iscritti | 260.322 |
Colori | blu e bianco |
Sito web | partyprogress.org |
Partito Democratico del Progresso - Russia del Futuro (in russo: Демократическая Партия Прогресса - Россия Будущего) è stato un partito politico russo, fondato dall'attivista Aleksej Naval'nyj il 19 maggio 2018, come successore del Partito del progresso[5][6]. La formazione è schierata in forte opposizione al presidente russo Vladimir Putin e al partito di governo Russia Unita[5].
RF è un partito liberale filo-occidentale, europeista e democratico. Alla sessione costitutiva del partito hanno partecipato 124 delegati provenienti da 60 regioni della Russia[7]. Il partito ha un comitato centrale di sette membri invece di un presidente.[8] Partito non registrato dal Ministero della giustizia.
Secondo l'istituto sociologico Levada Center, l'atteggiamento del 17% dei russi nei confronti di Putin è peggiorato dopo l'indagine di Naval'nyj sul suo palazzo segreto.[9]
Tra il gennaio e aprile 2021, il partito ha organizzato proteste di massa in Russia contro Vladimir Putin, «Liberate Naval'nyj».
Il 26 aprile 2021, il tribunale amministrativo di Mosca dichiara il partito "organizzazione estremista".[10] Il 29 aprile, Leonid Volkov annuncia la chiusura degli uffici regionali del partito.[11] Il giorno successivo, l'agenzia di monitoraggio finanziario, Rosfinmonitoring, ha aggiunto il partito all'elenco delle organizzazioni "terroristiche ed estremiste".[12][13]