La Saga degli uomini delle Orcadi o Orkneyinga saga è una popolare saga norrena che tratta della storia della conquista dell'arcipelago scozzese delle isole Orcadi da parte dei Norvegesi (IX secolo) e della successiva epoca dei conti delle Orcadi che si concluse nel XII secolo). La saga è scritta in norreno e presenta numerosi prestiti onomastici da altre lingue, specialmente dall'area celto-gaelica, come per esempio Frakökk e Maddaðr.
La saga è stata redatta in un'epoca compresa fra il 1192 e il 1206 da uno o più autori sconosciuti di origine islandese presumibilimente facendo uso di fonti diverse e mescolando tradizione orale, fatti storici e leggende. Racconta in modo vivido le vicende, battaglie, assassini e intrighi politici legati alla conquista norvegese delle Orcadi ma anche alla storia del regno di Norvegia; spesso vi erano infatti stretti legami di parentela fra i conti delle Orcadi e i sovrani del paese, ad esempio il conte Rognvald Brusason era genero del re Olaf II e combatté nella battaglia di Stiklestad nel 1030 dove salvò la vita al futuro re Harald Hardråde gravemente ferito. Narra anche le vicende del conte Magnus Erlendsson, fatto assassinare dal cugino Haakon Paulsson per il dominio delle Orcadi e proclamato martire e santo.
Le vicende descritte sono ambientate sulle Orcadi, in Scozia, Galles, Irlanda, Norvegia, Svezia, Russia, nell'Europa continentale e in Terra santa.
I primi tre capitoli trattano delle origini mitologiche del conti, la vicenda prosegue con il racconto della conquista delle Orcadi (intorno al 900) da parte di Harald Bellachioma, re di Norvegia e la successiva costituzione della contea delle Orcadi (Orkney Earldom).