Santa Prisca | |
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Titolo presbiterale | |
Chiesa di Santa Prisca | |
Titolare | Justin Francis Rigali |
Istituzione | II secolo ? |
istituito da papa Evaristo | |
Dati dall'Annuario pontificio | |
Santa Prisca (in latino Titulus Sanctæ Priscæ) è un titolo cardinalizio istituito, secondo il racconto del Liber Pontificalis, da papa Evaristo all'inizio del II secolo.
Fu eretto in onore di santa Prisca che, per tradizione, è ritenuta la prima donna in Occidente a testimoniare col martirio la fede cristiana. Sempre secondo questa la santa fu uccisa nella persecuzione di Claudio e sepolta poi nelle catacombe di Priscilla. Dall'VIII secolo si cominciò ad identificare la santa con la moglie di sant'Aquila, cosicché il titolo originario venne modificato in Titulus Aquililae et Priscae. È inoltre presente una chiesa di Santa Prisca a Roma nel luogo dove, sempre secondo la tradizione, san Pietro avrebbe battezzato alcuni catecumeni in un capitello, ivi custodito.
Il titolo è documentato per la prima volta durante il concilio romano indetto da papa Simmaco nel 499, cui prese parte Dominicus presbyter tituli Priscae.[1] Un presbitero omonimo, ma senza indicazione del titolo di appartenenza, figura anche tra i partecipanti del concilio indetto nel 495 da papa Gelasio I; si tratta probabilmente dello stesso personaggio.[2]
Risalgono allo stesso periodo, tra il V e il VI secolo, due iscrizioni con i nomi dei presbiteri Adeodato e Aurelio, del titolo di Prisca.
Dal 21 ottobre 2003 il titolare è il cardinale Justin Francis Rigali, arcivescovo emerito di Filadelfia.