Sarah Mkhonza (Inkhundla Siphofaneni, 7 maggio 1957) è una scrittrice e attivista swazilandese, impegnata per i diritti delle donne swazi.
Mkhonza ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Michigan State University. Ha quindi lavorato come giornalista per The Swazi Sun e The Observer e ha insegnato inglese e linguistica all'Università dello Swaziland. Poiché i suoi scritti erano molto critici nei confronti delle autorità dello Swaziland, le fu ordinato di non scrivere. Successivamente, in seguito ad aggressioni e minacce, venne indotta a cercare asilo politico negli Stati Uniti, nel 2005.
In seguito Mkhonza ha co-fondato l'Associazione delle donne africane e l'African Book Fund Group presso la Michigan State University. Ha poi insegnato al Center for African Studies and Research alla Cornell University, alla Boston University e alla Stanford University.
Nel 2002, ha ricevuto il prestigioso premio Hammett-Hellman[1] da Human Rights Watch e nel 2004 il Premio Oxfam Novib/PEN destinato a scrittori e giornalisti perseguitati per il proprio lavoro[2].