Sarcosuchus | |
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Superordine | Crocodylomorpha |
Ordine | Crocodylia |
Famiglia | † Pholidosauridae |
Genere | † Sarcosuchus Broin & Taquet, 1966 |
Nomenclatura binomiale | |
† Sarcosuchus imperator Broin & Taquet, 1966 | |
Specie | |
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Sarcosuchus (che significa "coccodrillo carnivoro"), è un genere estinto di coccodrillomorfo, lontano antenato degli odierni coccodrilli; visse intorno ai 112 milioni di anni fa, nel periodo Cretaceo, nell'attuale Africa e Sud America ed è uno dei più grandi coccodrilli mai vissuti sulla Terra. Era quasi due volte più grande dell'odierno coccodrillo marino e pesante fino a 8 tonnellate. Deteneva inoltre uno dei più potenti morsi mai esistiti in natura, paragonabile a quello del tirannosauro e superato soltanto da creature come Megalodon e Purussaurus[1].
I primi resti fossili sono stati scoperti durante alcune spedizioni guidate dal paleontologo francese Albert-Félix de Lapparent, dal 1946 al 1959 nel deserto del Sahara. I resti ritrovati sono frammentari e costituiti da un cranio, alcune vertebre, dei denti e alcuni osteodermi. Nel 1964, un cranio quasi completo è stato trovato nel Niger dall'associazione francese CEA, ma non fu descritto fino al 1997; solo nel 2000 gli studiosi compresero la vera anatomia dell'animale, quando una spedizione guidata dal paleontologo statunitense Paul Sereno scoprì sei nuovi esemplari, uno dei quali quasi completo.