Le satrapie achemenidi erano le unità territoriali e amministrative dell'Impero achemenide.
Le satrapie formavano un sistema attraverso il quale era possibile governare l'enorme estensione territoriale dell'impero, riscuotere i tributi, reclutare forze militari e controllare l'amministrazione locale. Al governo delle satrapie vi erano i satrapi, i quali avevano la responsabilità di far fronte a crisi, quali minacce esterne o rivolte. Al fine di garantire un adeguato controllo sull'impero in rapida espansione, Ciro il Grande (r. 559-530) e suo figlio Cambise I adattarono le preesistenti strutture di governo, estendendole a tutto il territorio. Ne risultò una struttura fortemente gerarchica, avente la satrapia come principale riferimento territoriale. Tale sistema, rimasto pressoché inalterato fino alla caduta dell'impero achemenide e sopravvissuto anche sotto le dominazioni successive, si rivelò nel complesso efficace e stabile.