Sbarco a Capo Helles

Sbarco a capo Helles
parte della campagna di Gallipoli della prima guerra mondiale
Il forte Sedd-el-Bahr dalla prua della SS River Clyde, durante gli sbarchi alla V Beach
Data25 aprile 1915
LuogoCapo Helles, punta della penisola di Gallipoli
EsitoStallo
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
12 Battaglioni1 Battaglione inizialmente;
in seguito
1 Reggimento
Perdite
6 500 tra morti e feritiSconosciute
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Lo sbarco a Capo Helles fu parte dell'invasione anfibia della penisola turca di Gallipoli da parte dell'Impero britannico e della Francia, il 25 aprile 1915, durante la prima guerra mondiale. Capo Helles, la punta della penisola, fu il luogo degli sbarchi principali. Con il supporto della Marina britannica, una divisione avanzò per 10 km lungo la penisola il primo giorno e raggiunse l'altura di Achi Bava. Da lì proseguì per catturare i forti a guardia dello stretto dei Dardanelli. Un secondo sbarco ebbe luogo più a nord, presso Gabe Tebe, dove attaccarono gli australiani e i neozelandesi.

Lo sbarco a Capo Helles fu mal gestito dal comandante britannico, il maggior generale Aylmer Hunter-Weston. Le due spiagge principali divennero bagni di sangue, nonostante le esigue difese turche, mentre gli sbarchi sulle altre spiagge non furono pienamente sfruttati. Anche se i britannici riuscirono a consolidare gli sbarchi, i loro piani erano confusi. Per i due mesi successivi, affrontarono diverse battaglie con un alto costo di vite umane, nel tentativo di raggiungere gli obiettivi che avevano programmato di ottenere già il primo giorno. In ogni battaglia i britannici si avvicinarono fino a pochi metri dagli obiettivi prefissati, ma senza riuscire mai ad ottenerli.


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