Sbarco in Sicilia parte della campagna d'Italia della seconda guerra mondiale | |
---|---|
Soldati del II Reggimento britannico Seaforth Highlanders avanzano lungo una strada vicino a Noto, 11 luglio 1943 | |
Data | 10 luglio-17 agosto 1943 |
Luogo | Sicilia |
Esito | Vittoria degli Alleati |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
Perdite | |
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |
Lo sbarco in Sicilia (nome in codice operazione Husky) è stata un'importante campagna militare svoltasi nel contesto della seconda guerra mondiale. L'operazione fu attuata dagli Alleati sulle coste siciliane nelle prime ore del 10 luglio 1943, con l'obiettivo di aprire un fronte nell'Europa continentale e invadere e sconfiggere il Regno d'Italia, concentrando in un secondo momento i propri sforzi contro la Germania nazista. Dopo la caduta di Pantelleria (operazione Corkscrew), fu la prima grande operazione delle truppe alleate sul suolo italiano durante la guerra e segnò l'inizio della campagna d'Italia.
Lo sbarco in Sicilia costituì una delle più grandi operazioni anfibie della seconda guerra mondiale. Vi presero parte due grandi unità alleate: la 7ª Armata statunitense al comando del generale George Smith Patton e l'8ª Armata britannica al comando del generale Bernard Law Montgomery, riunite nel 15º Gruppo d'armate sotto la responsabilità del generale britannico Harold Alexander. Le due armate sbarcarono nella zona sud-orientale della Sicilia con il compito di avanzare in contemporanea all'interno dell'isola: la 7ª Armata di Patton avrebbe dovuto avanzare verso Palermo e occupare la parte occidentale dell'isola, mentre l'8ª Armata di Montgomery avrebbe dovuto marciare lungo la parte centro-orientale della Sicilia verso Messina, compiendo in linea teorica un'azione a tenaglia che avrebbe dovuto imprigionare le forze dell'Asse, raggruppate nella 6ª Armata italiana comandata dal generale Alfredo Guzzoni.
Dal punto di vista tattico la campagna ebbe un esito deludente per gli Alleati, che non riuscirono a impedire la ritirata delle truppe italo-tedesche del generale Hans-Valentin Hube (che ai primi di agosto subentrò a Guzzoni) verso l'Italia continentale. Da un punto di vista strategico-politico, invece, la campagna fu molto positiva, l'invasione della Sicilia ebbe decisiva influenza in Italia: favorì la destituzione di Benito Mussolini, la caduta del fascismo e il successivo armistizio di Cassibile, con cui le forze armate italiane cessarono le ostilità contro gli anglo-statunitensi.
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Hart620
<ref>
: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Bonacina199
Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref>
per un gruppo chiamato "N" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="N"/>
corrispondente