Nel modellismo ferroviario la scala Z indica un rapporto di riduzione reale/modello 1:220. Lo scartamento è di 6,5 mm. Fu introdotta nel 1972, ad opera di Helmut Killian, ingegnere capo della casa tedesca Märklin. La lettera Z era stata scelta pensando che, nel futuro, non sarebbe stato possibile realizzare modelli commerciali più piccoli della Z. Ha avuto grande diffusione nei paesi di area germanica e negli Stati Uniti, mentre in Italia non ha riscosso molto successo, raccogliendo solo alcune centinaia di appassionati. Essendo il materiale di questa scala molto piccolo, si possono costruire diorami completi in poco spazio, e persino nelle valigie. A causa delle dimensioni ridotte, del peso ridotto delle locomotive, a volte sorgono problemi con i meccanismi delicati delle locomotive, in particolare la presenza di polveri e sporcizia sui binari che possono impedire la trasmissione di energia tra la ruota e rotaia. Una manutenzione accurata e corretta è necessaria per un funzionamento privo di problemi. Il sistema di alimentazione è a due conduttori in corrente continua, alla tensione di 10 volt. La produzione in scala Z, e la realizzazione di plastici da parte delle associazioni, è regolata dalle Norme NEM (Normen Europäischer Modellbahnen).