La scala di magnitudo del momento sismico[1] (conosciuta anche con l'acronimo inglese MMS, da moment magnitude scale, nel linguaggio giornalistico spesso chiamata semplicemente magnitudo momento) è una scala di misurazione sismica utilizzata dai sismologi per misurare le dimensioni dei terremoti in termini di energia liberata.[2] Si basa sul momento sismico del terremoto, che è uguale alla rigidezza della Terra moltiplicata per il momento medio di spostamento della faglia e la dimensione dell'area dislocata.[3]
Sviluppata negli anni settanta come aggiornamento della scala Richter introdotta negli anni trenta, anche se la formulazione è diversa, la nuova scala mantiene un continuum di valori simile a quello della scala Richter ed è attualmente diventata il metodo standard per la misura dei moderni terremoti da parte dello United States Geological Survey.[4] Nei resoconti stampa sui terremoti, spesso le due scale vengono confuse e i valori indicati come misurati sulla scala Richter.