Lo scandalo italiano del calcioscommesse del 2015, noto mediaticamente come Calcioscommesse, ebbe inizio dall'inchiesta Dirty Soccer coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro il 19 maggio 2015 che portò all'arresto di 50 persone e vide coinvolte società calcistiche di Serie B, Lega Pro, Serie D ed Eccellenza quali presunte responsabili di accomodamenti dei risultati degli incontri che le vedevano protagoniste. L'accusa principale nei confronti degli indagati è quella di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Il 13 agosto iniziò il processo sportivo di primo grado con le richieste di condanna del procuratore federale Stefano Palazzi[1] e il 20 agosto fu emessa sentenza[2].