Lo Sceicco Ubeydullah (in curdo: شێخ عوبەیدوڵڵای نەھری, Şêx Ubeydelayê Nehrî),[1][2] noto anche come Sayyid Ubeydullah, (Şemdinli, 1826 – 1883) è stato una personalità religiosa ottomana e il leader della prima moderna lotta nazionalista curda.
Ubeydullah chiese il riconoscimento dalle autorità dell'Impero ottomano e della dinastia Qajar per uno stato curdo indipendente, o Kurdistan, che avrebbe governato senza interferenze da parte delle autorità ottomane o Qajar.[3]
Lo sceicco Ubeydullah era un influente proprietario terriero nel XIX secolo e un membro della potente famiglia curda Şemdinan di Nehri. Era figlio dello sceicco Taha e nipote dello sceicco Salih, dal quale ereditò la guida della confraternita Naqshbandiyya a Şemdinan.[4] Dopo la repressione della sua ribellione, fu esiliato prima a Istanbul, e poi nell'Hegiaz dove morì.[3]