Scipione Africano (incrociatore)

Scipione Africano
L'incrociatore Scipione Africano
Descrizione generale
Tipoincrociatore leggero
cacciatorpediniere conduttore
ClasseCapitani Romani
Proprietà Regia Marina
Marine nationale
Identificazione D 607
CostruttoriOTO
CantiereOTO - Livorno
Impostazione28 settembre 1939
Varo12 gennaio 1941
Entrata in servizio 23 aprile 1943
15 agosto 1948
Radiazione luglio 1948
1º giugno 1976
Destino finaleCeduto alla Francia
demolito nel 1982
Caratteristiche generali
Dislocamento5.035
Stazza lorda5.420 tsl
Lunghezza142,2 m
Larghezza14,4 m
Pescaggio4,9 m
PropulsioneVapore:
Velocità40 nodi (74,08 km/h)
Autonomia4.352 miglia a 18 nodi
Equipaggio418
Equipaggiamento
Sensori di bordo

Dopo la cessione alla Francia:

  • radar di scoperta aerea DRBV20A
  • radar di superficie DRBV11
  • radar di tiro DRBC11
  • radar di tiro DRBC30
  • sonar
Armamento
Armamentoalla costruzione:

Dopo la cessione alla Francia:

Corazzaturasolo qualche corazzetta
Mezzi aereino
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Lo Scipione Africano è stato un piccolo e veloce incrociatore leggero della Regia Marina appartenente alla classe Capitani Romani. Delle dodici unità previste solo tre entrarono in servizio, prendendo parte alla seconda guerra mondiale: Attilio Regolo, Scipione Africano e Pompeo Magno.

La nave era intitolata al politico e militare romano Publio Cornelio Scipione. Effettuò alcune missioni nel corso dell'estate 1943 e si consegnò poi agli Alleati a Malta. Nel dopoguerra fu ceduto in conto di riparazioni alla Francia che lo ridenominò Guichen (distintivo ottico D 607) in onore dell'ammiraglio Luc Urbain du Bouëxic, conte di Guichen (1712–1790), e lo classificò come cacciatorpediniere. Servì nella Marine nationale sino al disarmo, avvenuto nel 1963, e fu demolito nel 1982.


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