Scolasticismo protestante

Lo scolasticismo protestante (od ortodossia protestante) è un periodo della storia del protestantesimo spesso oggi considerato come l'epoca in cui si è cercato di sistematizzare la teologia protestante, ma anche come un periodo di stagnazione spirituale dopo l'attività feconda dei Riformatori del XVI secolo.

Negli anni seguenti alla Riforma (soprattutto dal 1559 al 1622), calvinisti, luterani e cattolici romani si trovano ad occupare lo stesso territorio geografico e sono in competizione per gli stessi potenziali seguaci. Ciascuno comincia a sentire la pressione di doversi dare una precisa identità ed a spiegare come differisce e sorpassa i suoi rivali in teologia. Essi sviluppano, così, nel fare teologia, criteri distinti, dedotti logicamente ed attentamente articolati, i quali diventano il mezzo principale attraverso il quale ciascuno si distingue dall'altro. Uno dei principali catalizzatori dello sviluppo fra i protestanti è il cardinale cattolico Roberto Bellarmino (1542-1621), il cui assalto teologico ai principi della Riforma richiedeva una risposta circostanziata.

Secondo van Asselt: "L'offensiva di Bellarmino era essenzialmente scolastica, così, per combattere lui e gli altri polemisti cattolici romani, si rende necessario fare uso dello stesso apparato scolastico. Nel corso di questo dibattito viene così alla luce un'elaborazione sempre più dettagliata della posizione teologica protestante"[1].

Come spiega Alister McGrath, "le introspezioni dei Riformatori vengono codificate e perpetuate attraverso lo sviluppo di una serie di presentazioni sistematiche della teologia cristiana"[2]. In questa prospettiva, lo scopo principale dei pensatori riformati (calvinisti) e luterani, è quello di dimostrare la coerenza logica interna dei loro rispettivi sistemi.

  1. ^ van Asselt, p. 513.
  2. ^ McGrath, p. 169.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne