Sebastiano Caboto (cannoniera)

Sebastiano Caboto
La Caboto alla fonda con il Gran Pavese.
Descrizione generale
Tipocannoniera[1] (1913-1938)
nave appoggio sommergibili (1938-1943)
Proprietà Regia Marina
CostruttoriCNR, Palermo
Impostazionemarzo 1911
Varo20 luglio 1913
Entrata in servizio23 novembre 1913
Destino finalecatturata dalle forze tedesche il 12 settembre 1943, affondata da attacco aereo alleato nell’ottobre 1943
Caratteristiche generali
Dislocamentostandard 778 t
in carico normale 877 t
a pieno carico 1049
Lunghezzatra le perpendicolari 60 m
fuori tutto 63,40 m
Larghezza9,94 m
Pescaggiomedio 2,97 (o 2,7) m
massimo 3,40 (o 3,02) m
Propulsione2 caldaie cilindriche a carbone
2 macchine alternative a triplice espansione
potenza 1000 HP/1203 CV
2 eliche
Velocitàmassima 13,2 nodi
Autonomia3.600 a 9 nodi
Equipaggio6 ufficiali, 117 sottufficiali e comuni[2]
Armamento
Artiglieria
  • 6 cannoni da 76/40 mm
  • 4 mitragliere tipo Maxim da 6,5/80 mm
Note
MottoNulla nos via tardat euntes (Nessun ostacolo ci ferma)
Trentoincina, Yacht’s Digest, Agenziabozzo, Almanacco storico navale, Associazione Navimodellisti Bolognesi, Navypedia, Oceania, Italiani a Shanghai
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La Sebastiano Caboto è stata una cannoniera (e successivamente una nave appoggio sommergibili) della Regia Marina.

  1. ^ varie fonti aggiungono precisazioni quali “cannoniera oceanica” o “cannoniera per servizio coloniale”.
  2. ^ per altra fonte 107 uomini.

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