Il Giappone ha utilizzato diversi sistemi per classificare i propri aeromobili. In particolare, durante il periodo imperiale (quello precedente al 1945), è piuttosto difficile individuare gli aerei secondo la designazione. Infatti, non solo ogni arma utilizzava un sistema proprio, ma in alcuni casi vi erano più sistemi in uso all'interno della stessa arma, cosa che contribuiva ad aumentare la confusione. Questo fu il motivo che spinse gli Alleati ad utilizzare dei nomi in codice per gli aeromobili di costruzione nipponica: tali nomi in codice sono principalmente in inglese, ed il più delle volte sono più conosciuti del vero nome dell'aereo a cui si riferiscono.
Nel dopoguerra, è stato introdotto un sistema che prevede l'utilizzo, nel nome dell'aereo, di una lettera che ne indica il ruolo primario, seguita da un numero in sequenza: si tratta di una metodologia piuttosto simile a quella utilizzata negli Stati Uniti. Tale sistema è utilizzato solo per gli aeromobili di progetto giapponese. Infatti, i modelli prodotti all'estero utilizzano una classificazione ibrida.