Il termine slang indica un insieme di parole ed espressioni che non appartengono al lessico standard di un dialetto o di una lingua parlata, distinto dal linguaggio tecnico di una particolare professione o da un pidgin e che risponde ad almeno due delle seguenti caratteristiche[1]:
Nella lingua inglese il termine «slang» presenta delle forti analogie di significato con le parole «argot» (in francese) e «gergo» (in italiano), ma non è del tutto equivalente.[2] La parola «slang» è inoltre utilizzata comunemente per indicare – anche all'esterno del contesto culturale inglese – un qualsiasi tipo di parlata adottata da una specifica subcultura.
Un determinato slang può cadere in disuso col tempo o perdere il proprio status di espressione gergale ed entrare nel lessico comune della lingua di appartenenza (ad esempio l'inglese «mob», che significa «folla disordinata, marmaglia» e che è nato nel XVII secolo come abbreviazione dell'espressione latina «mobile vulgus»).[3] Inoltre uno slang non comprende necessariamente dei neologismi: molti slang inglesi, anche di largo utilizzo come «cool», sono vocaboli comuni della lingua inglese che hanno assunto, come slang, un significato diverso o opposto all'originale (ad esempio il significato usuale dell'aggettivo «cool» è «bello, carino, figo», mentre in slang è invece «eccellente, notevole, soddisfacente»).[4]
Nel 1999 è nato Urban Dictionary, un dizionario online, ma edito anche in forma cartacea, che registra i neologismi e gli slang della lingua inglese.
Dal 2020 è disponibile Slengo[5], il "dizionario di strada": si tratta di un dizionario online dedicato allo slang in lingua italiana[6]. Si tratta di un dizionario partecipativo, in cui anche gli stessi utenti possono proporre le proprie definizioni e frasi di esempio, nonché termini correlati e indicazioni sull'eventuale regionalità del termine.