Sofer, Sopher, Sofer SeTaM, o Sofer ST"M (ebraico: "scriba", סופר סת״ם)[1] è uno scriba ebreo che può trascrivere i rotoli della Torah, i tefillin e le mezuzot, nonché altre scritture religiose. Il plurale di sofer è "soferim", in ebraico סופרים?, il femminile è soferet.
Per definizione semplice, uno sofer è un copista, ma nel suo ruolo religioso nell'Ebraismo, è molto di più. Oltre ai rotoli della Torah, ai Tefillin e alle Mezuzot, gli scribi sono necessari anche per la scrittura di megillot (i rotoli del Cantico dei Cantici, Libro di Rut, Libro di Ester, Ecclesiaste e Libro delle Lamentazioni), dei Nevi'im (i libri dei profeti, utilizzati per la lettura della haftarah), e dei gittin – i documenti di divorzio. Inoltre, molti scribi funzionano da calligrafi - scrivendo documenti funzionali come i contratti di matrimonio (Ketubah), o edizioni ornamentali e artistiche di testi religiosi, che non richiedono nessuna qualifica di scriba, e ai quali non si applicano le norme in materia di scrittura e dei requisiti di pergamena.
La principale legge ebraica (Halakha) in merito allo "Sofrut," la pratica delle arti scribali, si riscontra nel Talmud, Trattato Maseket Sofrim (מסכת סופרים, "Trattato degli Scribi"). Nelle 613 Mitzvot (comandamenti), la 613ª[2] afferma che ogni ebreo deve scrivere una Sefer Torah almeno una volta nella vita (Deuteronomio 31:19[3])